LA TERMOCULLA

Molte strutture ospedaliere dispongono di questo apparecchio, indispensabile per evitare ai neonati l’ipotermia, e il suo abituale utilizzo  in neonatologia ha notevolmente migliorato la qualità dell’assistenza dei nascituri considerati a rischio. Scopriamo nello specifico di cosa si tratta e come funziona.

La termoculla o incubatrice

Quando un bambino nasce da un parto pretermine è necessario assicurargli un ambiente sterile e in grado di fornirgli le condizioni di calore e umidità in cui si trovava prima di venire alla luce. L’apparecchio in cui viene accolto il bimbo prende il nome di termoculla o incubatrice.

Che cos’è la termoculla

La termoculla o incubatrice è un apparecchio progettato appositamente per ricreare l’ambiente intrauterino e destinato ad accogliere, per un certo periodo di tempo, neonati nati da parti pretermine oppure sottopeso o che devono raggiungere una adeguata termoregolarazione.

L’apparecchio assicura al nascituro le condizioni ideali per la crescita e la sopravvivenza e consente di mantenerlo in un ambiente controllato dove si può intervenire in caso di necessità.

L’apparecchio è sicuro e non ha controindicazioni per il piccolo e il periodo di permanenza all’interno varia in base alle sue condizioni e ai casi clinici.

Quanto sta il neonato nell’incubatrice

Il neonato può lasciare la termoculla quando raggiunge la giusta temperatura corporea e il peso adatto. In genere, il piccolo viene tolto dall’ incubatrice quando la sua temperatura corporea si stabilizza intorno ai 37° C e il peso si aggira intorno ai 2.000-2.500 grammi.

La termoculla viene talora utilizzata anche per i neonati nati “a termine”, ma che hanno un peso inferiore ai 2.500 grammi, e sono dunque considerati di basso peso. E’ anche idonea ad accogliere neonati patologici o in precarie condizioni di salute generale, che necessitano di monitoraggio costante e procedure particolari.

In ognuna delle condizioni citate la termoculla è in grado di mantenere i neonati in condizioni di temperatura costante e ottimale. L’incubatrice garantisce anche protezione acustica e isola il neonato dal rumore ambientale.

Come funziona la termoculla

L’apparecchio è composto da un piano d’appoggio con materassino lavabile ed antidecubito, sul quale viene adagiato il neonato, e di una copertura rigida in plexiglass trasparente che isola il piccolo dal mondo esterno.

La cupola è provvista di oblò apribili ai lati, attraverso i quali gli operatori possono accedere per prendersi cura del piccolo. Anche ai genitore è permesso interagire con il neonato, previa autorizzazione da parte dei medici.

All’interno della copertura l’aria è resa sterile da microfiltri appositi per ridurre gli inquinamenti ambientali e, quando indicato,  viene ossigenata tramite dei regolatori di flusso. L’ossigeno viene umidificato e riscaldato per renderlo più tollerabile al piccolo.

La termoculla può essere dotata anche di sistema elettronico che consente di tenere sotto controllo i parametri vitali del neonato, respirazione e battito cardiaco, e di monitorarne temperatura e peso, oltre che attestare il calore e il livello di ossigenazione dell’apparecchio.

Per poter spostare facilmente il neonato nella nursery o in altre aree adiacenti l’incubatrice viene poggiata su un carrello dotato di ruote.