Prevenzione della SIDS: la morte improvvisa del lattante
La morte improvvisa del lattante (SIDS) è un evento improvviso, raro e tragico che può capitare, generalmente, quando il bambino ha fra 1 e 12 mesi di vita, anche se è più frequente fra 2 e 4 mesi. È anche nota come morte in culla o morte bianca e, pur essendo rara, rappresenta la prima causa di morte in epoca post-neonatale. Le cause della SIDS non sono ancora chiare: si verifica improvvisamente e resta inspiegabile anche dopo un accurato esame medico. Tuttavia, nonostante si ignorino i meccanismi che la determinano, è possibile ridurne il rischio con interventi semplici e di dimostrata efficacia:
- POSIZIONE: Il bambino deve essere messo a dormire in posizione supina (a pancia in su) sin dai primi giorni di vita
La posizione nel sonno rappresenta il fattore di rischio più rilevante su cui è possibile intervenire. Le segnalazioni della cosiddetta “plagiocefalia” da posizione (testa obliqua) nei lattanti che dormono in posizione supina derivano da studi non controllati. In ogni caso il problema è ovviabile variando la posizione della testa del bambino durante il sonno (ad esempio: una settimana a destra e una a sinistra) e di utilizzare posizioni alternative a quella supina durante le ore di veglia. Dormire a pancia in su non aumenta il rischio di soffocamento per rigurgito, perché il bambino da solo girerà la testa a destra o a sinistra.
- AMBIENTE: L’ambiente dove dorme il bambino non dovrebbe mai essere eccessivamente caldo (la temperatura ambientale dovrebbe essere mantenuta attorno ai 20 gradi), da evitare anche l’eccesso di vestiti e di coperte. Il materasso dovrebbe essere della misura esatta della culla/lettino e non eccessivamente soffice, prediligere quindi quelli rigidi, per questo motivo evitare di far dormire il bambino sopra divani, cuscini imbottiti, trapunte… inoltre, nel posto dove il bambino dorme, non dovrebbero esserci oggetti soffici quali cuscini, trapunte, piumini d’oca, paracolpi o giocattoli di peluche. Far dormire il bambino con il viso e la testa scoperta. Le coperte e le lenzuola dovrebbero essere ben rimboccate sotto il materasso ed i piedi del bambino dovrebbero toccare il fondo del lettino o della culla per evitare che possa accidentalmente scivolare sotto le coperte (il “sacco nanna” può rappresentare una valida alternativa alle lenzuola ed alle coperte).
- la condivisione del letto dei genitori (bed sharing) non è la scelta più sicura (può portare ad un aumento del rischio di SIDS nei primi mesi), ed è particolarmente pericolosa se viene praticata su un divano, se i genitori sono fumatori, hanno fatto uso di alcol, farmaci, sostanze psicoattive o per altre ragioni non sono in buone condizioni di vigilanza (es. stanchezza), nelle prime settimane di vita del bambino o se questo è nato pretermine o piccolo per l’età gestazionale. Ai genitori andrebbero presentate le possibili alternative al bed sharing, come tenere il bambino sul proprio letto solo mentre lo si allatta, spostandolo poi nella culla dopo la poppata e le coccole. Quando la mamma allatta è bene che scelga sempre il letto al divano, rimuovendo da esso tutti gli oggetti soffici e assicurandosi che il bambino non possa cadere, se si sente molto stanca e vi è la possibilità che si addormenti allattando. L’alternativa sicura potrebbe essere la condivisione della stessa stanza Il posto più sicuro dove far dormire il bambino rimane la culla vicino al letto dei genitori.
- l’ambiente deve essere libero dal fumo, quindi non si deve fumare e soprattutto bisogna evitare che altri fumino in casa. L’associazione tra fumo di sigaretta e SIDS è ampiamente provata, tanto da far ritenere che questa pratica aumenti di 2 volte il rischio di SIDS.
- Allattamento esclusivo
- l’uso del succhiotto durante il sonno, ha un effetto protettivo, in ogni caso va proposto dopo il mese di vita (per non interferire con l’inizio dell’allattamento al seno) e sospeso possibilmente entro l’anno di vita (per evitare che disturbi il buon sviluppo dei denti). Se il bambino rifiuta il succhiotto non va forzato e, se lo perde durante il sonno, non è necessario riposizionarlo in bocca.
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